Ciccioli in Piasa – San Martino in Rio

San Martino in Rio, dopo i grandi successi degli scorsi anni, sta scaldando i paioli per ridiventare anche quest’anno, il riferimento Regionale per la produzione dei ciccioli artigianali.
L’appuntamento è per domenica 4 marzo a partire dalle ore 10, nelle vie del centro storico con la manifestazione “Ciccioli in Piasa“.
Quest’anno saranno oltre 200 i norcini che con oltre 100 paioli suddivisi nella categoria legna e gas, diffonderanno in Paese profumi e sapori di una volta, insieme a tutti gli stand gastronomici presenti in festa.
Sarà possibile inoltre degustare oltre ai ciccioli, alcune chicche gastronomiche e genuine preparate dai volontari: il gnocco fritto,  la polenta in tutti i suoi risvolti, un super carro attrezzato a cucina viaggiante che ci delizierà con porchetta, frittelle di baccalà e salsiccia alla griglia, panini caldi con luganega, il vin brulè, assaggi di bruschette, erbazzone, borlenghi, ciccioli e la cioccolata in tutti i suoi risvolti.
Inoltre troverete in piazza lo stand con la dimostrazione didattica di come viene lavorato il maiale in tutte le sue parti senza buttare via niente, la cosidetta “Pcarìa” eseguita secondo i canoni della norcineria della bassa padana.

Il termine “Pcarìa” è una trasposizione dialettale di “beccaria”, l’arte esercitata dal beccaio (l’attuale macellaio). La Pcaria era una festa, un rito, una ricorrenza profondamente sentita con cui ci si preparava per l’inverno accumulando saporite scorte di insaccati. Dalle carni di suino si ricavavano diversi affettati, con tempi di stagionatura diversi, che offrivano cibo in ogni mese dell’anno. Il salame, la testa imbastita, la pancetta, la coppa, ma anche cotechini e zamponi.

Maggiori info sul sito dedicato

Gnocco fritto


Ingredienti
:
Per l’impasto:

  • 500 g di farina di frumento
  • 50 g di lievito di birra fresco
  • 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
  • sale

Per friggere: 50 g di strutto oppure olio di semi

Preparazione:
In una grande scodella o su un piano da lavoro mescolare alla farina l’olio, il lievito di birra sbriciolato e del sale: lavorare il tutto, così da ottenere un impasto consistente e lasciarlo riposare coperto da un canovaccio pulito.
Trascorsa una mezzora, porre l’impasto sul piano da lavoro e tirarlo con il matterello, in modo da ricavare una sfoglia alta 5-6 mm circa, tagliare la pasta a rombi o a quadrati di circa 15 cm di lato.
Mettere in una padella larga e bassa lo strutto (per la ricetta tradizionale, ma può andar bene anche l’olio di semi),  e, quando è bollente,  friggere “il gnocco“. Scolarli su carta assorbente.
Solitamente si serve a spicchi larghi accompagnato da  pesto modenese, salumi vari e formaggi tradizionali.
Ottimamente accompagnato dal Lambrusco Grasparossa secco di Castelvetro e/o Lambrusco di Sorbara.