Miacetto di Cattolica

miacetto di Cattolica
Ingredienti

  • 200 grammi di zucchero
  • 300 di miele
  • 500 grammi di uvetta
  • 100 grammi di farina
  • 400 grammi di noci tritate
  • 400 grammi di mandorle tritate
  • scorza di 2 arance
  • scorza di 2 limoni
  • 300 grammi di semolino
  • un pizzico di sale e cannella
  • 100 grammi d’olio

 Preparazione

Il cosiddetto “Dolce del Mare” è una delle specialità tipiche della città di Cattolica, meta in cui si riversano ogni anno migliaia di turisti per le sue bellezze paesaggistiche e culinarie, immancabile durante il periodo natalizio.

Si tratta di una ricetta antica che prevede dei tempi di preparazione abbastanza lunghi.

Dopo aver tenuto a bagno l’uvetta unitela in una ciotola con mandole e noci tritate, prodotti tipici dell’Emilia Romagna, le scorze dei limoni e delle arance, aggiungete la semola e amalgamate tutto con il miele insaporendo il tutto con zucchero e un pizzico di sale e cannella.

Utilizzare acqua calda per rendere morbido l’impasto.

Quindi lasciare riposare il composto per almeno mezza giornata.

Cuocere il dolce in forno ad una temperatura di 180 gradi per quaranta minuti circa.

A piacere si possono aggiungere sopra i pinoli o del cacao nell’impasto.

Crostata di banane e rum

Ingredienti:
Per la pasta frolla:

  • 250 g di farina 00
  • 1 tuorlo
  • 70 g di zucchero
  • 180 g di burro
  • 1 pizzico di sale
  • 1/4 di stecca di vaniglia, solo i semini
  • 60 g di farina di mandorle

Per la crema pasticciera:

  • 250 g di latte intero
  • 1/4 di stecca di vaniglia
  • 2 tuorli
  • 70 g di zucchero
  • 20 g di amido di mais o farina 00
  • 1 pizzichino di sale

Per finire:

  • 5 banane mature
  • 150 g di zucchero
  • 1 dl. di rum
  • 150 cl. di acqua
  • gelatina di albicocche q.b.

Preparazione:
Preparare con molto anticipo la pasta frolla e conservarla in frigo. Per questa preparazione ne servono solo 320 gr., con il resto si possono preparare deliziosi frollini oppure si può congelare.
Preparare la crema pasticciera e farla raffreddare.
Accendere il forno a 220°. Foderare con la pasta frolla una teglia bassa da crostata da 25 cm. e con i bordi scanalati; il bordo della pasta non deve essere alto più di 2 cm. Bucherellare la base.
Ricoprire la pasta con carta argentata e sopra metterci dei pesi come riso, fagioli, ecc.; si trovano in commercio addirittura dei pesini fatti apposta.
Infornare per 20 mn. poi togliere velocemente carta e pesi e rimettere in forno per altri 5 mn. Questo sistema si chiama “cottura in bianco”.
Nel frattempo mettere a bollire i liquidi con lo zucchero, tagliare a rondelle uguali da 1 cm. le banane e buttarle nello sciroppo; lasciarle delicatamente sobbollire a fuoco bassissimo per 10 mn. Farle raffreddare poi sgocciolarle. Mi raccomando, devono rimanere il più possibile integre.
Ora non resta che assemblare il tutto. Stendere sulla pasta cotta e fredda la crema, su di questa le rondelle di banane in un solo strato regolare e serrate. Scaldare la gelatina e spennellarla sopra riempiendo tutte le fessure tra le banane.
Questa semplicissima ma veramente fantastica crostata è ancora più buona il giorno dopo, come d’altronde quasi tutte le crostate.

 Ricetta e foto di Le Tentazioni di Roberto

Macaron

Ingredienti:
Per le meringhe:

  • 180 g di albume
  • 200 g di zucchero semolato
  • 1 pizzico di sale
  • 180 g di nocciole tostate
  • 25 g di cacao amaro
  • 160 g di zucchero a velo
  • coloranti vari

Per la crema di nocciole:

  • 70 g di nocciole tostate
  • 80 g di zucchero
  • 70 g di panna
  • 50 g di cioccolato fondente
  • 50 g di cioccolato bianco

Preparazione:
Ho modificato il gusto originale che prevede mandorle ma ho usato le nocciole, più saporite. Certo le mandorle conservano meglio il colore chiaro della meringa, preferibile se si aggiungono i coloranti; in questa versione c’è pure il cacao che con le nocciole…
Per prima cosa mettere in frigo per qualche ora le nocciole in modo che siano ben fredde e non tirino fuori l’olio durante la macinatura. Unire zucchero a velo e nocciole e tritarle molto finemente; se si fanno i macaron al cioccolato, a questo impasto si aggiunge il cacao setacciato e si mescola bene, altrimenti lasciare le polveri così. Prelevare un po’ dell’albume e amalgamarlo alle farine, quanto basta per ottenere una crema omogenea ed ancora solida.
Mettere in un pentolino sul fuoco lo zucchero semolato con un po’ d’acqua, non importa quanta, solo per bagnarlo, tanto poi evapora, e raggiungere la temperatura di 119°. Mettere i restanti albumi nella planetaria con il sale ed azionare per farli montare bene; versare a filo lo sciroppo con la frusta sempre in notevole movimento; se si fanno i macaron colorati, terminato lo sciroppo versare i coloranti scelti direttamente dentro la ciotola e lasciare che si freddi il tutto con le fruste sempre in movimento. Si dovrà ottenere una massa compatta, profumata e deliziosa, buona anche così, considerato che gli albumi si sono pastorizzati col calore dello sciroppo. Questa si chiama “meringa italiana“.
Nel frattempo preparare varie teglie rivestite con carta forno.
Prelevare un po’ della meringa e ammorbidire la crema preparata (se si preparano quelli al cioccolato, io a questo punto aggiungo 3 cucchiai di rum e mescolo bene: renderà il risultato finale della giusta consistenza, visto che si è aggiunto il cacao che tende ad asciugare, e donerà un profumo in più ai dolcetti). Aggiungere in più volte la meringa ed amalgamare delicatamente.
Versare il preparato in un sac-à-poche o con bocchetta da 8 mm. o anche solo tagliato e basta, come faccio io. Formare tante palline, tutte uguali, e lasciarle riposare all’aria per almeno un quarto d’ora, questo creerà una pellicola lucida e senza “picchi” che in cottura rimarrà rigida, facendo dilatare le meringhe solo sulla base a causa del maggior calore delle teglie, formando così l’aspetto tipico.
E’ incredibile, sono anni che mi dedico alla pasticceria, scopro ogni giorno cose nuove e sono molto curioso ed attento ad imparare in ogni momento, ma davanti a certe genialità continuo a meravigliarmi!
Accendere il forno a 180°. Alcuni usano il forno ventilato, pure io per le meringhe classiche che devono asciugare e non cuocere, ma in questo caso preferisco quello statico per non compromettere il colore del prodotto finale.
Infornare e cuocere per 12 mn., avendo l’accortezza di aprire lo sportello un paio di volte solo verso la fine per fare uscire l’umidità.
Per la crema, qui ne allego solo un tipo alle nocciole, ma si possono usare di tutti i gusti e aromi, sbizzarrendosi così in fantasiose combinazioni di colori e sapori. Mettere sul fuoco la panna, scaldare ed aggiungere i due cioccolati fuori dal fuoco, sciogliere bene. Fare un caramello biondo con lo zucchero ed un po’ di acqua e versarlo sulle nocciole poste su una carta forno e questa su un marmo o legno. Far leggermente raffreddare e mettere nel mixer; frullare molto, fino ad ottenere una crema fluida che si chiama “pralinato“.
Unire i due composti e lasciare in frigo a rassodare un pochino.
Con un sac-à-poche mettere un po’ della crema sulla base delle meringhe, la metà del totale, e con le altre unirle a mo’ di panino, con molta delicatezza essendo fragilissime, prendendole solo per il bordo. Lasciare riposare i macaron per qualche ora, anche se il giorno dopo sono ancora più buoni, conservati ermeticamente.
Consiglierei di non metterli in frigo perché tendono ad assorbire umidità, ma se ben chiusi va anche bene.

Ricetta e foto di Le Tentazioni di Roberto

Crostata di mele con crumble alla cannella

Ingredienti:
Massa I:

  • 125 g di farina 00
  • 25 g di farina di mandorle
  • 1/2 bustina di lievito
  • 75 g di burro
  • 50 g di zucchero di canna
  • 1 tuorlo d’uovo
  • 1 cucchiaio di succo di limone

 Massa II:

  • 500 g di mele renette o Granny Smith
  • 75 g di zucchero di canna
  • 1 limone

Massa III:

  • 50 g di farina 00
  • 50 g di burro
  • 150 g di zucchero di canna
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere

Preparazione:
Accendere il forno a 180°. Rivestire con cartaforno o imburrare ed infarinare una teglia da crostata, quindi bassa, da 20 cm.
Nel robot mettere tutti gli ingredienti della massa I, amalgamare bene e stendere l’impasto sulla teglia. Conservare in frigo.
Tagliare a pezzetti le mele (le renette della foto sono le mie ultime di stagione); in una ciotola amalgamarle alla scorza grattugiata del limone più un cucchiaio del succo e lo zucchero. Mettere da parte.
Sempre nel robot inserire gli ingredienti della massa III ma questa volta non lavorare troppo, deve rimanere granuloso e non perfettamente omogeneo: è tipico dei top “crumble” dei Paesi nordici come gli svizzeri, francesi, tedeschi, ecc. Addirittura, se si vuole fare un lavoro ad hoc bisognerebbe “sfregarli” con i palmi delle mani ma senza farli scaldare, lasciandoli rustici.
Stendere le mele sulla base frolla; spargere i granuli del crumble sulle mele senza assolutamente compattarli, ci penserà il calore a tenere unito il tutto e renderlo piacevolmente croccante.
E’ una versione “piccolina”, solo 20 cm. di meraviglie, che va gustata anche subito; il giorno dopo è ancora più buona, come se ciò fosse possibile, sempre se ne dovesse rimanere. In presenza di ospiti o si prevede un’abbuffata basta raddoppiare esattamente tutti gli ingredienti e usare uno stampo da 28 cm.

Ricetta e foto di Le Tentazioni di Roberto

Crostata al limone meringata

Riceviamo  e volentieri pubblichiamo da “Le Tentazioni di Roberto” la seguente ricetta della “Crostata al limone meringata

Ingredienti:
Per la pasta frolla:

  • 250 g di farina 00
  • 1 uovo intero
  • 70 g di zucchero
  • 180 g di burro ben freddo
  • 1 pizzico di sale
  • 1/4 di stecca di vaniglia, solo i semini
  • 60 g di farina di mandorle (facoltativa)

 Per la crema:

  • 250 g di latte
  • 2 tuorli d’uovo
  • 30 g di zucchero
  • 30 g di amido di mais
  • 1/4 di stecca di vaniglia
  • 1/2 limone

Per la meringa:

  • 2 albumi
  • 120 g di zucchero

Preparazione:
Per la frolla mettere in un mixer tutti gli ingredienti, impastare brevemente e conservare in frigo anche una notte.
Accendere il forno a 220°. Foderare con 300 g di pasta frolla una teglia bassa da crostata da 25 cm. e con i bordi scanalati; il bordo della pasta non deve essere alto più di 2 cm. Bucherellare la base. Farla riposare ancora per mezz’ora in frigo. Con il resto della pasta si possono fare biscottini da gustare con confetture, marmellate, miele, ecc.
Ricoprire la pasta con carta argentata e mettere sopra dei pesini come riso, fagioli, ecc.; si trovano in commercio addirittura dei pesini fatti apposta.
Infornare per 20 mn. poi togliere velocemente carta e pesi e rimettere in forno per altri 5 mn. Questo sistema si chiama ”cottura in bianco”.
Con il latte, tuorli, zucchero, amido, vaniglia e buccia del mezzo limone preparare la crema pasticciera come al solito e quando è ancora calda aggiungere il succo; questa crema risulterà meno dolce ma più compatta, ci penserà la meringa a renderla fantastica.
Per la meringa italiana mettere in un pentolino e sul fuoco lo zucchero con un po’ d’acqua e raggiungere 121° se avete un utilissimo e comodissimo termometro, in alternativa quando si notano le bolle dello sciroppo che si ispessiscono, con il manico di un cucchiaino prelevarne un po’ e immergerlo in una ciotola contenente acqua fredda. Lavorarlo con le dita e se si forma una pallina morbida e trasparente è pronto.
Nel frattempo montare gli albumi con un cucchiaino di zucchero.
Versare a filo lo sciroppo sugli albumi ma non sulle fruste, altrimenti per forza centrifuga il caramello si ”spara” ai bordi o per tutta casa ma non dove serve.
Continuare a mescolare fino a raffreddamento. Incorporarne metà alla crema, delicatamente dal basso verso l’alto. Mettere questa mousse sulla base di frolla cotta e livellare bene.
Con la rimanente meringa e l’aiuto di un sac-à-poche e bocchetta dentellata fare tanti ciuffetti sulla crema ed eventualmente fiammeggiare col cannello o passarlo brevemente sotto il grill per colorare.